E se stessimo tutti imparando a nutrirci di un altro tipo di amore?
Finiti gli abbracci, i baci contingentati e le mani intrecciate in un gesto automatico vengono subito liberate.
Ed ecco allora in arrivo la capacità di adattamento che fa’ dell’uomo l’ essere intelligente che tutti speriamo sia: iniziamo a guardare meglio negli occhi dell’altro, che sono poi lo specchio dell’anima.
Le mascherine, che coprono il viso e alterano il suono della voce lasciano però liberi i nostri occhi che iniziano ad essere i veri comunicatori dei nostri sentimenti, ed ecco che un luccichio improvviso raccontera’ una storia che in altri momenti non avremmo mai ascoltato.
Per assurdo, forse, impareremo a leggere l’essenziale nell’altro, come fossimo indovini seduti al tavolo dei tarocchi, e questo, cari amici, come scriveva Pier Luigi Tondelli in “ Biglietti agli amici”, si chiama: vedere il lato bello.
Buon giovedì.