Mettere passione in quello che si fa è fondamentale, anche se poi espone alle delusioni.
Nel “piccolo” mondo di Amori&Psiche questo è quanto successo ieri: quando qualcuno non rispetta il vostro lavoro, vi espone, come fossimo sotto radiazioni pericolose, ad ustioni dolorose.
La nostra esperienza: un uomo fatto, un giornalista colto e pieno di battute divertenti, acuto e intelligente, svagatissimo e sempre molto accattivante, ha scelto di conoscere una persona fuori dalla propria regione, accettando di buon grado un piccolo viaggio, con il secondario obbiettivo, inoltre, di conoscere finalmente in presenza tutto il team di Amori&Psiche (fino ad ora infatti solo conversazioni da remoto)
Prenotiamo un albergo carino, scelto con cura fra molti, un ristorante sul mare con assicurazione di un tavolo speciale e riservato, dieci telefonate con lui in cui dissertiamo sui massimi sistemi di un approccio vincente, dieci con lei per presentargli sl meglio questo bel cavaliere, senza destriero, ma educato e generoso. Tutto stabilito, insomma.
48 ore prima mandiamo un messaggio di ultima conferma “del tutto” e il signore scrive, in un whatzapp salva-condotta, così: ”Cara Maria Cristina, ho scoperto per caso di avere una cardiopatia seria. Quindi devo rinunciare. Poi ci sentiamo. Grazie. Un abbraccio”
Abbiamo risposto, in rapida successione “Ok” e poi “Abbiamo disdetto tutto. Dacci notizie quando ti sentirai”
E lui: “Domani vi aggiorno”
La domanda sorge spontanea, dato che siamo alla terza (e ultima) rinuncia dell’ultimo momento: sarà la verità?
Inoltre: quanto potrebbe valere, se fatturato, il tempo impiegato per organizzare il tutto?
Ma come è possibile che a volte, dopo tanto tempo nel mondo, non si sappia grado di capire davvero
chi si ha di fronte? La nostra Maria Giorsa, la psicoterapeuta che collabora da sempre con Amori&Psiche dice: “ Nel nostro caso non create troppe alleanze, mantenetevi professionali. Date del lei alle persone. Sono clienti, e se volete fare per loro un buon lavoro non associatevi come foste migliori amici”
Ma a volte si fa fatica.
Perché forse siamo presuntuosi e crediamo di guadagnarci, con l’estrema disponibilità, lo stesso rispetto che abbiamo noi per gli altri.
Ma sbagliamo.
Non sempre .
Ma a volte si.
E poi ci restiamo malissimo.
Il mondo “dell’altro” è davvero il più inesplorato della terra e Cristoforo Colombo potrebbe sembrare un dilettante se oggi, invece delle Americhe, fosse qui nel tentativo di conquistarlo.