Ieri sera a Civitanova, in un teatro pieno di gente , di
certo almeno un migliaio di persone, Paolo Crepet ha tenuto banco per più di
due ore innalzando gli animi e gli sguardi dalle sedie rosse della platea al
soffitto , e poi oltre, al cielo, e poi ancora oltre: al misterioso disegno
della vita.
Un affabulatore e cioè dal vocabolario : individuo che
espone il proprio pensiero in modo avvincente ed ingegnoso .
Un oratore magnifico.
In mano nessun foglio di scaletta prefissata ma
solo il suo ultimo libro, dalla copertina rossa come l’amore, come i pantaloni
di velluto a coste, molto elaganti, pandant con il rivestimento delle
sedie e come il colore della passione che passava senza sosta dal palco a tutta
la platea. Una piece teatrale.
Un interpretazione magnifica, degna di un grande
attore.
Semi lanciati ad un pubblico attento che a
manciate li ha presi al volo, a mani aperte, a volte sorridendo, a volte
battendo le mani, a volte in sospensione fra ” applaudo ad uno che mi dà
del cretino?”
La retorica e l’ovvietà sono normalmente botole
in cui chi parla ad un pubblico variegato può facilmente cadere ma, Crepet,
onore al suo merito, è davvero un ottimo interprete della banalissima teoria
” tutti colpevoli fino a prova contraria”…..o era l’esatto
contrario mhà!
Quando all’ inizio ha detto ” per un
periodo della mia vita ho perso il mio nome di battesimo, per diventare quello lì : “quello lì per 3
settimane non esce! E basta, fine della discussione” la
platea intera ha riso forte alla battuta, pescando forse fra i propri ricordi.
Parlando di genitori schiavizzati dai piccoli budda di casa
che a 8 anni cadenzano i ritmi della casa, chiariva come solo l’esempio di un
comportamento decente possa essere Il vero
ed unico buon educatore : una valanga di applausi.
E poi ancora:
” se volete conoscere davvero qualcuno,
chiedetegli cosa faceva da bambino”…e a seguire un racconto a conferma
del genio già nascosto in un Enzo Piano bambino, architetto visionario e suo
buon amico che guardando il cielo le stelle e l’infinito su un terrazzo
in cima al suo palazzo, progettava fantastici colonnati a cui appendere
stelle. …..
Un buon consiglio effettivamente : tutti i grandi sono stati bambini recita
anche il Piccolo Principe, e chissà il piccolo Paolo cosa facesse allora: forse
soltanto domande infinite a cui ancora oggi cerca risposte?
E’ un tuono quando dice: ” siamo condannati
ad un futuro obeso. Tutti fermi, sdraiati sul divano, con i telefonini accesi
tra le mani costantemente.
Un essere mononeuronico guarda la foto del
cappuccino appena pervenuta su Instagram postata dalla Cina…fantastico!”
Ha demolito, credeteci, per tutto il tempo
tutti.
Grande appassionato l’ uomo che ha
imparato a fare domande senza aspettare risposte.
Psichiatra, attore, recita a soggetto sè
stesso.
Al bar, poco prima dell’inizio, un divo
consumava il suo cappuccino senza mai sollevare lo sguardo.
In silenzio forse cercava di cogliere dal brusio
intorno, quanti “mi piace” gli cliccavano accanto, come flash
in una notte piovosa…
Forse solo un piccolissimo peccato veniale, di
un comune uomo mortale che ha imparato l’arte difficilissima del farsi
ascoltare.
Complimenti ancora!
Amori&Psiche è un’agenzia matrimoniale esclusiva e riservata.
Luogo d’incontro tra persone perbene, davvero pronte a mettersi in gioco.
Scopri chi siamo e a chi ci rivolgiamo
IL BLOG DI AMORI&PSICHE
Storie dei nostri iscritti, dietro le quinte dell’agenzia, favole, video, e molto di più. Ogni contenuto scritto di questo blog è soggetto a copyright.
Inviaci i tuoi commenti, pensieri e foto postando alla nostra pagina Facebook o via email!