Questa mattina non posso non scrivere due righe su questa ricorrenza.
E per una volta lo faccio in prima persona perchè il racconto del mio essere donna non può essere fatto in terza persona.
Se sono in pace con il mondo lo devo alla grande fortuna che ho avuto di crescere all’interno di una famiglia sana e intelligente.
La chiamo così perchè questo è stata; un’enorme, grandissima assoluta fortuna.
1. Ho avuto un padre fantastico: mi ha sempre spinto a fare “cose da uomini”. Mi tendeva la mano e diceva ” stringi forte, da uomo a uomo”. Mi ha insegnato a non arrendermi mai, a non dare importanza alle scarpe con i tacchi, ad osservare il mondo con il cuore.
E ad usare il cervello, che sesso non ha.
2. Una madre che nella vita ce l’ha fatta mi ha caricata sempre di grande energia.
Il non dovermi preoccupare per lei, il non averla mia vista troppo fragile e mai sconfitta, mi ha sempre permesso di alzare la testa, rimettermi in piedi e andare avanti, osando l’inosabile.
3. Un fratello attento e onesto, un uomo che stimo e che gestisce la sua vita nel rispetto profondo della libertà altrui, senza differenze di generi.
4. Mia sorella anche lei determinata a non lasciarsi mai togliere il sorriso.
Ha tre figli maschi, splendidi, e insegna loro, ogni giorno, il rispetto per le donne e per il mondo tutto.
5. E poi mia figlia che a 20 anni partì senza rete per New York ritornando 10 anni dopo forte come un leone e dolce come un budino di cioccolata, senza glutine perchè suo marito è allergico.
Hanno avuto 10 mesi fà un bambino e lo crescono mostrandogli ogni giorno cosa significa essere in due nella vita: dove non arriva lei, arriva sempre lui, e viceversa.
6. Mio figlio Francesco che mi ha fatto dannare spesso, ma che mi ha permesso di sviluppare negli anni un occhio più attento e buono e mai giudicante verso chi non splende sempre di luce vincente.
Ecco perchè sono felice e orgogliosa di essere la persona che sono e in realtà
uomo o donna non fà differenza per me.