Quanto è difficile staccarsi dal proprio passato? È nostro, ci appartiene, lo abbiamo in qualche modo “pagato” e lasciarlo andare, dimenticarlo, chiuderlo dentro una valigia e poi dentro un’armadio e poi ancora dare due bei giri di chiave e poi buttare la chiave sa in qualche modo di ….sacrilegio!
È il nostro passato e buttarlo via è veramente dura. Come quando in casa decidiamo di fare pulizie: apriamo il nostro armadio e mettiamo una busta ai nostri piedi. Si riempirà lentamente e ogni cosa che penseremo di scartare per sempre ci farà fare un tuffo di testa in un ricordo speciale …e quel maglione, brutto, logoro, stinto….lo amiamo e non vogliamo separarcene pensando che magari lo metterò ancora! Bugia e lo sappiamo. Come fare allora? Niente di nuovo potrà entrare nella nostra vita, se non ci separiamo dal passato. Non può fisicamente, farcela.
Forza, un bel respiro e:
1. Tutto nella valigia (il passato intendo)
2. Aprire l’armadio che sta in soffitta, o in cantina, o in un posto in cui comunque non serve a nessuno
3. Immettere l’oggetto che avete fra le mani, pesantissimo
3. Due giri di chiave, anzi tre
4. Una passeggiata alla rupe, al molo, in una panchina scelta a caso in mezzo alla strada.
5. Lasciare o lanciare la chiave. Che non vi resti attaccata alle dita! NON IMBROGLIATE.
Questo sentirà la persona che vi siederà difronte pronta a conoscervi e poi, forse, ad accogliervi nella sua vita: la chiave l’avete buttata e non vi viene più in mente di andarla a recuperare e se anche vi viene in mente, in un momento di cedimento strutturale serale post giornata tremenda in cui nessuno vi ama e forse era meglio prima, almeno non ero da sola/o ….ecc ecc…., non avete idea di dove sia finita!
Provate, e poi, uscite con lui/lei.
Il destino vi ringrazierà!