Ieri sera, Algida Bellezza e Cinico Bianco si sono finalmente conosciuti.
Come un consumato stratega Amoriepsiche ha mosso sulla carta le sue truppe volte all’incontro fatale, o finale, di ieri sera.
Ci sarà stata la battaglia o sarà stata resa incondizionata senza sparare un solo colpo?
Mentre le ore passano ci domandiamo cosa mai sarà successo.
Ma di cosa stiamo parlando?
Di un semplice incontro fra due persone o dell’incipit di una grande storia d’amore?
Cinico Bianco è un uomo altero, imponente.
Alla domanda “cosa volevi essere quando eri piccolo?” risponde sorridendo spavaldo
” esattamente quello che sono”.
Leggermente annoiato dopo aver scalato tutte le vette più alte si aggirava silenzioso cercando nuove sfide, che gli facessero di nuovo battere il cuore.
Cinico a sufficienza per dire “mhà, sarà difficile”, sognatore mai rassegnato per buttarsi in ogni nuova avventura.
Algida Bellezza si muove su un foglio bianco di carta velina.
Leggera e distaccata lascia segni senza nemmeno sfiorare le superfici che la sostengono.
Potrebbe arrivare con indosso il mantello dell’invisibilità, tanta è la sua tendenza a esserci senza davvero apparire ma, se si lascia osservare bene, se davvero lo permette, apre davanti agli occhi di chi l’accompagna la porta di una stanza raffinata e calda, con una tavola apparecchiata con cura difronte ad una vetrata.
Due posti, due piatti, due bicchieri e una candela calda la cui fiammella si muove sulle note di un concerto per violino di Bach.
Il gioco è fatto.
Prende una mano e la posa sulla sua.
E lui è perduto per sempre.
Vi faremo sapere.