Marco, programmatore di software per un’azienda milanese, ha sofferto per amore, tanto. Ma ha scoperto di avere una dote: sa ascoltare. Un giorno ha preso una sedia pieghevole e si è seduto in piazza Castello, a Milano, con un cartello “Ascolto storie d’amore gratis”
In poco tempo si è formata, di fronte a lui, una fila di adolescenti, donne e uomini in aria di divorzio, trentenni appena lasciati e molti altri con il cuore gonfio di sentimenti da raccontare.
Da quel giorno Marco, 42 anni, non ha più smesso di girare le piazze. E’ stato a Genova, Venezia, Roma e in ogni piazza ha trovato persone e storie. La sua sedia pieghevole ha dato speranza a tutti quelli che fino a quel momento lasciavano ai social le intimità delle litigate e dei dolori.
Ha permesso di scoprire che parlare è più bello di twittare e guardarsi negli occhi, uno di fronte all’altro, è decisamente meglio delle serie estenuanti di whatsapp.
Ma, vi domanderete, come gli è venuta questa idea un po’ bizzarra?
Marco spiega che tutto è nato per caso…navigando in rete ha trovato la storia di un signore che, in Cile, si era messo seduto in strada con un cartello “Se escuchanhistorias de amor gratis”e si è chiesto “Se lo facessi anche io?”.
Ma la cosa non è partita subito, sembrava non averne il coraggio, poi si è deciso e, appena posizionata la sedia si è trovato sommerso da tante persone che volevano parlare.
A tutti gli innamorati che si siedono, Marco spiega le sue regole:
1. La storia non deve durare più di 15 minuti
2. Non viene registrato niente
3. Non vengono date soluzioni, né accettati soldi.
“Ovviamente è molto difficile non farsi coinvolgere dai racconti, che sono molto diversi tra loro” dice Marco “alcuni divertenti, altri pieni di dolore. Nel parlare si crea un’empatia molto particolare, tutti hanno un estremo bisogno di essere ascoltati, con me deve essere una conversazione liberatoria senza altri fini.”
Ma il destino, a volte fa giri strani: mentre Marco cominciava a progettare i suoi colloqui in piazza, Francesca, una psicologa trentacinquenne, educatrice per ragazzi disabili, stava maturando lo stesso progetto a Roma. I due ora ascoltano insieme, a volte nella stessa piazza, altre volte ognun per sé.
Hanno deciso di portare avanti il progetto “Ascolto storie d’amore gratis” e le richieste cominciano ad essere parecchie. Nella loro testa c’è l’ambizione di ingaggiare altri “volontari dell’amore” per far decollare il progetto in più città.
Con un paio di regole di base:
1. Delicatezza
2. Niente soldi.
Solo il piacere di confidarsi, per condividere e alleggerirei fardelli del cuore.
Questa storia mi ha molto intenerito e a voi?
Alla prossima
Federica M.