Da oggi inauguriamo una nuova Rubrica: la lettura grafologica di alcune delle scritture degli iscritti di Amori&Psiche.
Non tutti forse sanno che durante il secondo appuntamento con noi chiederemo di scrivere una breve lettera in corsivo che verrà inviata alla nostra grafologa, Marina Vichi. La compatibilità fra due persone può essere verificata anche in questo modo, dato che la nostra scrittura è come un’impronta digitale: unica e irripetibile.
Sono lettere il cui contenuto è per la Marina “irrilevante”, in quanto i segni grafologici possono smentire le parole, o avvalorarle, perciò quello che a lei interessa è davvero la grafia, e non il contenuto. Diciamo spesso infatti che potrebbero scrivere la lista della spesa, e lei capirebbe comunque.
Queste righe sono state scritte dagli uomini e dalle donne che hanno mandato una lettera al loro futuro sconosciuto amore. Poco più di un messaggio dentro una bottiglia. Scrivono la verità e di questa verità è fatto l’amore.
Noi abbiamo raccolto alcune di queste lettere, la nostra grafologa le ha analizzate e alcune volte abbiamo raccontato sfumature di caratteri e combinazioni fortunate di compatibilità.
La scrittura non mente e ritroviamo sempre nel tratto la personalità di chi ha scritto: non esistono due grafie uguali al mondo e ogni lettera, come un fotogramma, crea una sequenza infinita di immagini che saranno poi il film della vita di ognuno, unico e irripetibile. Oggi la scrittura digitale inganna la vista, lettere d’affari, lettere d’amore, lettere di addio hanno tutte la stessa mano, tutt’al più cambia il font, il neretto per eviden- ziare un concetto, ma la meraviglia di una vera lettera è spesso perduta. Noi abbiamo provato a ritrovarla e quindi, buona lettura!
UN PICCOLO PRINCIPE
Un bambino in un corpo da adulto. Successe nel film “Da Grande”, regia di Franco Amurri con Renato Pozzetto e Ottavia Piccolo. Chi lo ricorda? Paro- dia del mondo dei grandi che smettono di ascol- tare e ricordare i bambini che sono stati. Lui no, la voce di quando era piccolo gli parla forte e chiara. La passione per il gioco. Le voci ai pupazzi per far ridere suo nipote. «Non sono bello ma piaccio ah ahah…» dice di sé mentre si racconta. In effetti non è un adone: non magrissimo, non altissimo, non alla modissima ma amante della musica, studioso e osser- vante del suo credo, simpatico, chiacchierone, e alla ricerca di una persona che sappia condividere con lui gioie e dolori. Sa ascoltare, e questo a volte è il pregio più grande del mondo. Se possibile vorrebbe un figlio suo, sogno nascosto ma nemmeno tanto.
Ha 38 anni e li porta benissimo, è gentile ed educato, diretto e fragile, e a volte le batoste che la vita gli ha dato tutte insieme gli risuonano dentro. Oggi è di nuovo in piedi ed è arrivato deciso, convinto e dispo- nibile a rimettere in gioco se stesso e tutti i perso- naggi che gli frullano dentro la testa. Grazie per la fiducia e le belle parole.
Un aspetto grafologico: esprime i suoi pensieri con chiarezza e precisione e possiede una visione obiet- tiva e immediata della realtà per cui gli interessi sono per lo più orientati sul piano pratico e concreto; i suoi obiettivi sono portati avanti con scrupolo ed esat- tezza e a volte, anche con preoccupazione. Fondamentalmente si adatta alle situazioni che gli possono capitare ma per la sua autonomia di giudizio non si lascia influenzare facilmente.
È disponibile all’aiuto e alla comprensione.