Qualche giorno fa sono “inciampata” nel film di e con Kim Rossi Stuart dal titolo “Tommaso” (2016).
Tommaso dice di volere a tutti i costi “un rapporto vero, serio, profondo” ma in realtà è incapace di costruirlo.
Ogni donna incontrata è fonte di ansia e di paure, di condizionamento rispetto alle “regole” che lui stesso si è dato e che lo imprigionano fino a fare naufragare ogni rapporto. Vuole l’amore ma è un continuo vedere altro e i difetti della persona amata aprono inevitabilmente distanze e ferite sempre più profonde.
L’ignoto, il non conosciuto è destinato a restare sempre tale.
Allo stesso modo, mi sono venuti in mente i “proprio no” che spesso ci imponiamo in nome di un ideale rincorso da sempre nella nostra mente e da quello che ci è stato insegnato fin da piccoli.
In poche parole dai nostri introietti, dalle nostre aspettative.
Di conseguenza la scelta di un nostro possibile partner risente molto di alcuni pensieri e credenze che da sempre ci accompagnano.
Così il mio compagno/a “non deve essere più basso/a di me” ” non deve essere grasso/a” “non deve essere stata sposata/o” ” non deve essere di destra/sinistra” ” e chi più ne ha più ne metta.
In questo modo lasciamo che nostri copioni ci portino a chiudere le porte a qualcosa di diverso che potrebbe rivelarsi in realtà, un salto verso nuove prospettive e nuovi confini e che con meraviglia, aprirebbero orizzonti inesplorati.
In definitiva il segreto è: quando il nostro cuore si accende non precludiamoci nulla, proviamo a metterci in gioco!
Sperimentiamo ciò che non conosciamo, abbracciamo punti di vista differenti.
Accogliamo le novità e il piacere dell’ignoto.
Creeremo così un’occasione preziosa di crescita.
Annalisa Giorgetti, Counselor