Vittima o carnefice?
Esistono rapporti paritari? Storie in cui lui e lei sono davvero sullo stesso piano? Equilibri democratici, potremmo chiamarli, e il “vissero a lungo felici e contenti” non soltanto una frase a fine film Disney? Quando ci troviamo difronte ad una “ bella” coppia a chi non capita di osservarla con la nuvoletta sopra la testa in cui dentro il nostro cinico poliziotto interno scrive “dov’è l’inganno”? ”Oppure “chi comanda chi? ”Osserviamo lei che ordina per lui ad un cameriere muto che non riesce a recitare il suo spartito a lungo provato, o lui che tiene la mano sulla spalla di lei, in apparenza in una sorta di abbraccio, in verità forse una guida su un binario che assolutamente non devia mai.
La coppia ci sorride dolcemente ma solo uno dei due parla raccontando di viaggi, di scelte, di figli lontani ben indirizzati…e l’altro tace, guarda in basso e mai dritto nei tuoi occhi.E sembra assente, sempre, anche quando interpellato/a recita dicendo “Si certo, è come dici tu”
Che fatica le relazioni a due. Ci innamoriamo e pensiamo che questo sia sufficiente. Ci innamoriamo e per amore diciamo di si, quasi sempre, perché di fronte ad un No poi potremmo venire lasciati. Ci innamoriamo e la tela sottile si allarga e quel meraviglioso mondo che avevamo sognato immenso diventa una piccola stanza chiusa in cui si fa prima a fare, che a spiegare perché non si fa.
Prima di iniziare una qualsiasi relazione bisognerebbe farsi un vaccino, per restare nel tema mondiale del nostro presente. Che ci protegga dall’ottimismo dei primi periodi quando siamo pronti a cedere senza condizioni lo scettro ad un lui o ad una lei del potere perpetuo.
E camminando verso l’altare, sottobraccio a qualcuno che ci vuole bene, nessuno intorno a noi si chiederebbe mai più: “chissà dei due chi è la vittima e chi il carnefice?”