Amore fa rima con passione? O piuttosto con mi sento in pace con il mondo?
Quando ascoltando una canzone ci salgono le lacrime agli occhi, ricordando i grandi baci, è un sentimento di amore vero? O è più semplicemente la nostalgia per quei giri nella ruota panoramica che vi portavano in alto più in alto che c’è?
L’esperienza può far capire che amore e passione non possono coesistere, come l’olio nell’acqua che non si mescola mai? E la durata poi nel tempo di un sentimento rappresenta sempre il termometro più giusto per capirne la differenza?
La domanda di tutte le domande, per rispondere a codesto quesito, è soltanto una: Cosa voglio nella mia vita?
Risposta numero 1: voglio l’ardore, la passione che brucia, il dolore di una separazione e la pazzia di un ricongiungimento. Voglio respirare la sua aria perché so che è la miscela perfetta per la mia sopravvivenza. Voglio piangere e ridere, voglio non segnare date sul calendario. Voglio emozione, stordimento, non giurare mai e vivere giorno per giorno quello che la meravigliosa vita mi sta regalando. Se ci sarà un prezzo da pagare, lo pagherò felice.
Risposta numero 2: voglio smetterla di soffrire inseguendo sogni irrealizzabili. Voglio qualcuno accanto di onesto e affidabile. Voglio una persona che non sparisce, non cambia idea, non disegna ponti e castelli solo sulla carta. Voglio meno emozioni forse, e più concretezza. Voglio addormentarmi la sera in tranquillità e iniziare ad utilizzare le mie energie per costruire qualcosa di reale. Non solo per correre dietro ad un sogno emozionante, ma alla fine, molto molto stancante.
La risposta che più si sente adatta alla propria natura, (o età perché no?) è quella che disegnerà su una carta topografica la rotta nuova della imbarcazione, e averne coscienza non sarebbe male mentre si va in cerca dell’anima gemella.
In mare o da noi ad Amorie&Psiche non fa differenza!
Buona giornata!