Michele Serra: il più forte, simpatico, intelligente giornalista italiano.
Lo leggiamo e ridiamo.
Lo adoriamo.
Ecco come racconta, riassumendo, le varianti del coronavirus nell’ inserto del Corriere della sera di ieri.
1 . Variante Delta: colpisce chi fa movida a Maiorca, limonando con i passanti e e vuotando i bicchieri prelevati dai bar lungo la strada.
2. Variante Delta bis: uguale alla Delta preferisce Ibiza.
3. Variante T: colpisce il tifoso. Durante gli europei di calcio uomini seminudi ammassati e sudati come cavalli al palio, bevono a canna in quindici dalla stessa bottiglia, si urlano in faccia, si soffiano il naso nelle mascherine raccattate da terra, e questo, indubbiamente, favorisce il contagio.
4. Variante Erre: la trovi ai rave party.
Pare che il virus si nasconda negli amplificatori ma la letalità è dovuta ad una sommatoria di fattori.
a. chi cammina al buio attraverso un campo di mais, si perde e muore di stenti nei giorni successivi.
b. chi viene divorato dagli alligatori nelle risaie del lodigiano liberati proprio per scoraggiare il rave party.
c. chi soccombe per osmosi diretta trovandosi accanto ad un impasticcato in coma.
d. chi si addormenta all’alba sotto una mietitrebbia e ritrovato dalle mucche al pascolo giorni dopo.
5. Variante PC : diffusa dalla tastiera del pc, anche sanificata.
Chi ne è affetto straparla, insulta nel web e solo dopo mesi di permanenza in camera iperbarica, senza internet, guarisce (a fatica)
Variante Z: ultimo stadio e del tutto sconosciuta.
🤣🤣🤣