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MATRIMONI NEL MONDO
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Le tradizioni di matrimonio in giro per il mondo

Eccoci di nuovo insieme, amiche e amici.
Sarà il profumo della primavera che ci porta a sognare l’incontro perfetto con la nostra anima gemellla,ok “Sarà perché ti amo ”come cantavano i Ricchi e i Poveri ( e nella settimana di Sanremo ci sta), ma oggi voglio parlarvi di matrimoni.


Si, di matrimoni!! Ho preso un biglietto per ciascuno di voi per andare a scovare insieme le tradizioni più strane in giro per il mondo, alcune, in verità, sono un po’ crudeli, altre più goliardiche, ma comunque sono reali e per questo voglio farvele conoscere quindi… allacciate le cinture, partiamo!


In Grecia si festeggia il matrimonio, infrangendo i piatti al suolo e, durante il primo ballo degli sposi, gli invitati, si armano di spilli e appendono il denaro direttamente sui vestiti della coppia che ruota intorno alla sala intrecciandosi in strisce di carta decorative, un regalo graditissimo dagli sposi ma potenzialmente abbastanza doloroso. Infine è abitudine mettere una zolletta di zucchero nel guanto della
sposa affinché il suo matrimonio possa diventare più dolce!


In Bulgaria, le donne chiedono espressamente ad un parente di vestire il ruolo di Strashnik (paura), che si
nasconde dietro ad un cespuglio e, durante l’arrivo della sposa, salta fuori brandendo un osso e spargendo letame sugli invitati…un rito propiziatorio non certo gradevole!!


In Romania la sposa viene rapita dagli amici della coppia, così lo sposo deve vestire i panni del “principe azzurro” per una notte e salvare la sua amata. Un bigliettino lo avvisa del rapimento e del riscatto richiesto. Per pagarlo, aiutato dagli amici, dovrà superare diverse prove, come cantare davanti
agli ospiti, o altre più imbarazzanti!


In Kenya o in Tanzania, se sei una donna masai, tuo padre, nel giorno delle nozze, ti sputa in testa per benedirti. Subito dopo la donna cammina verso la sua nuova casa, da sola senza mai voltarsi indietro. Lungo il percorso, la famiglia dello sposo e le donne la insultano, non per odio ma per superstizione. Questa pratica protegge la coppia dagli spiriti malvagi e porta fortuna agli sposi.


Nella Cina sud occidentale, un mese prima del matrimonio, le spose iniziano a piangere tutti i giorni, ad un determinato orario, dopo dieci giorni si aggiungono le madri e dopo venti giorni anche le nonne, cosicché tutti i membri della famiglia saranno insieme in lacrime! Questa usanza si deve ad un’antica regina che pianse ai piedi della figlia durante il suo matrimonio…matrimonio bagnato, matrimonio fortunato!

Nella comunità Tidong nel Borneo, è uso comune ( a mio avviso brutale), impedire agli sposi di andare in bagno per 72 ore filate dopo il fatidico si. I famigliari degli sposi vegliano che la coppia mangi poco e beva ancor meno, per non avere urgenza di andare in bagno. Se si resiste ad un bisogno così impellente e naturale, qualsiasi problema della vita sarà superabile. Al contrario, se non si riesce a trattenere le proprie viscere e si finisce in bagno, è da considerare un cattivo auspicio, il segno che la coppia non potrebbe durare o non riuscire ad avere figli.


In Mauritania, al contrario della nostra tradizione e cultura occidentale che vuole la sposa in perfetta forma fisica, perché lo status sociale di un uomo si possa elevare, egli ha bisogno di una moglie grassa e per questo le ragazze vengono allenate ad aumentare di peso. L’enorme problema sociale è che l’ingrassare non è una libera scelta delle ragazze: dai 5 ai 15 anni vengono mandate in appositi campi e forzatamente fatte ingrassare per aumentare la possibilità di trovare marito. Questo rito, è assolutamente drammatico, violento e ingiusto.


In Lapponia, il popolo Sami augura prosperità agli sposi con le monete. Prima della celebrazione, la madre della sposa lascia una moneta d’oro nella scarpa destra della figlia, mentre il padre una d’argento in quella sinistra. Ma non finisce qui: la sposa indossa anche tre anelli, uno per il fidanzamento, uno per il matrimonio e l’ultimo per la maternità.


In Corea del sud invece, in una tradizione che viene chiamata Balaka, gli sposi non possono lasciare il
banchetto, prima che gli amici dello sposo e, a volte anche le amiche della sposa, non si scatenino sui piedi del novello marito. La tradizione prevede che lo sposo si tolga scarpe e calzini, che le sue caviglie vengano legate tra loro con una corda e che gli invitati si mettano a picchiargli i piedi. Il significato sembra da ricercare ad un invito rivolto al marito, affinché tenga fede ai propri doveri nella prima notte di nozze.

Come vi ho scritto all’inizio alcune usanze sono particolari e divertenti, altre, secondo me assolutamente da abolire. E voi, che ne dite?

Aspetto i vostri pensieri, un abbraccio
Federica M.

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