E al calar della sera,
in questo freddo e cupo inverno che, complice la
pandemia, sembra non finire mai, amo
accovacciarmi sul divano con l’inseparabile
tisana al tiglio, melissa e camomilla e, “armata”
di computer, comincio a gironzolare in rete alla
ricerca di ispirazione.
Qualche giorno fa mi sono imbattuta in una frase
che mi ha fatto riflettere.
Recitava così: “Se qualcuno ti regalasse una
scatola con dentro tutto ciò che hai perso nella
vita, qual è la prima cosa che andresti a
cercare?”
Fino al 2016, avrei risposto un’ottima occasione
di lavoro a Bruxelles, alla quale ho rinunciato, un
po’ per timore, un po’ per eccessivo “ottimismo
giovanile”, di quando si hanno 28 anni.
Oggi, senza il minimo dubbio, la prima cosa che
andrei a cercare e tirerei fuori con forza da quella
scatola, sarebbe l’insieme di tutti i preziosi viaggi,
confidenze, condivisioni e giochi con mia sorella.
E voi, la prima cosa che andreste a recuperare,
così, d’istinto, senza pensarci troppo, qual è?
Vi abbraccio
Federica M.