Parliamo delle feste natalizie?
Gioie e dolori.
1. Gruppo n’1 : quelli che hanno famiglia
Le persone che appartengono ad una grande famiglia cominciano il 5 novembre ad ansiarsi per i regali.
” mi avvantaggio” dicono , mentre acquistano montagne di ” pensierini” che poi ,, al momento di impacchettarli e destinarli gli fanno talmente schifo che li mettono via e partono a comprare “i regali veri”.
La mattina di Natale si perdono in cucina davanti a 78 carciofi da preparare perchè ormai l’hanno promesso alla zia che da anni organizza il pranzo di Natale cominciando un mese prima ad assegnare i piatti da portare.
A tavola in 25 si sta un pò stretti, come quelle bellissime scarpe nuove appena comprate, amatissime ma scomode, che però ormai ce le hai e ti tocca indossarle..
2. .Gruppo n’2
I nostalgici del Natale quando erano in tanti.
Oggi sono soli ma hanno sempre qualche amico che li invita alla grande tavola del loro Natale.
Sono quegli strani personaggi che nessuno ha mai visto ma che “aggiungi un posto a tavola!” e poi ci si sente buoni, innondati di spirito natalizio e ospitali verso chi, poverino, è rimasto solo.
Arrivano con un panettone, una bottiglia e una stella di natale per la padrona di casa.
Sequestrati dai bambini giocano a tombola nel pomeriggio e assistono tramortiti all’apertura dei 45 regali, scartati rigorosamente uno per uno con commento e ringraziamento personalizzato della serie ” se ce l’hai già lo puoi cambiare! ” : tempo della procedura 2 ore e 45 minuti.
Tornando verso casa la sera si chiudono in un cinema distanti 2 poltrone minimo da qualsiasi essere umano presente.
3. Gruppo n’3
La coppia appena formata :
“tesoro come ci organizziamo per il Natale? “
Attenzione alla risposta che segnerà per i prossimi 25 anni il vostro destino nei giorni delle festività natalizie.
Si tratterà certo solo di un paio di giorni e poi potrete tornare al vostro trantran, ma il segno delle tradizioni della di lui/lei famiglia lasceranno un’impronta indelebile su di voi e non potranno mai più subire modifiche : il Natale è il Natale, non vorrai mica cambiarlo no?
Gruppo finale : il Natale che vorrei.
Al mattino colazione a letto con succo d’arancia toast caldi e burro e marmellata.
Caffè un pò più tardi, verso la fine .
Occhiata veloce ai messaggi, qualche prima risposta di auguri, doccia capelli e poi passaggiata con Oscar in centro, per continuare con gli auguri di Natale.
Verso le 13 rientrare a casa e preparare da mangiare, tanto solo per noi due faccio presto.
Riposino, un pò di navigazione nel weeb per il viaggio che sogno di fare l’anno prossimo e poi un’altra passeggiatina veloce perchè lui è abituato così, giorno di Natale o no.
La sera cena da amici che non si fanno problemi se porto anche lui, Oscar.
Cena perfetta, elegante e sorridente,
Mi sento bene e in armonia con il mondo.
Salutando sulla porta di casa prometto di ricambiare presto, perchè la parola “ospite” ha doppia valenza e io sono una persona educata.
A casa, appena arrivati assaporo la calma e la pace di questa giornata perfetta e prima di addormentarmi scanso coi piedi quel peso morto che ho addosso pensando a voce alta come sempre “ma possibile che non devi mai dormire nella tua cuccia come fanno tutti gli altri cani?
Buonanotte eh! “
Buon Natale a tutti!