Essere invitati ad un matrimonio, del quale sei stata direttamente l’artefice, nel senso che senza di te nulla sarebbe accaduto, devo dire che può infondere nell’animo una certa sensazione di onnipotenza….Ovviamente sappiamo bene che il chirurgo che salva la salva la vita alla gente con degli interventi a cuore aperto, è ben altra faccenda e che il nostro operato di “ operatrici sentimentali” è bene poca cosa, ma il profumo dei fiori d’arancio puo’ comunque dare un po’ alla testa!
Arrivando ieri alla casa da “ragazza” della nostra iscritta, (cinquantaseienne nubile, colonna dei suoi anziani genitori ieri felici ma anche un po’ preoccupati ) con persino google maps che ogni tanto intonava la marcia nuziale, tutte le vie, abbiamo notato, portavano nomi di fiori: via dei tulipani, via dei gelsomini, via delle gardenie e via a seguire con tutti i colori del giardino del re e della sua principessa .
Lei, raggiante, sedeva davanti ad uno specchio perplesso, che rispondeva come un disco rotto alla sua muta domanda: “credici, sta succedo davvero”. Comprensibile lo stupore di entrambi ( la sposa ed il suo specchio ) perché
se a trent’anni è facile, dovuto e forse quasi scontato innamorarsi ed andare all’altare, da grandi, quando le strade sembrano già segnate, non è poi così frequente, e soprattutto l’amore vero che t’accompagna diventa prezioso, per nulla dovuto, e segno di uno stato di grazia che solo chi ci passa sa dirti com’è.
La sposa adesso sorridendo, si volta verso di noi. Ci chiama “i suoi angeli” e a chi si affaccia alla porta della camera dice:
“Vi presento le mie amiche, sono loro che hanno reso possibile tutto questo” e noi a schermirci….”Ma no, era il tuo Destino, brava te che ci hai creduto fino in fondo” e mentre ci passiamo il bouquet dicendo “oh mamma mia, quant’è bello” sentiamo un fischio leggero che arriva da dietro. Ci voltiamo ed eccolo là che sorride facendo l’occhiolino. Dietro la porta due riccioli biondi, un arco e una freccia con la punta a forma di cuore puntata verso la bella sposa.
E’ solo un attimo e già non c’è più: forse ci siamo immaginate tutto…Ancora qualche secondo e la nostra amica adesso è pronta davvero.
Presto, è ora di andare, non vogliamo perderci il suo arrivo in chiesa e la faccia di lui mentre l’aspetta tenendo per mano una piccolina bionda emozionata per quel suo nonno giovane che oggi si sposa.
I sogni non hanno età