Matchmaking post covid: di bella presenza, libero/a e vaccinato/a

“Ma la signora, è vaccinata?”
Ormai, da un po’ di tempo a questa parte, in aggiunta alle caratteristiche indispensabili per creare un buon match vediamo prepotentemente irrompere nello scenario collettivo delle richieste, la questione del vaccino Anticovid.“Lo vorrei alto, simpatico, allegro e vaccinato”Oppure: “Che voglia trasferirsi, che sia indipendente, attenta alla propria immagine e vaccinata”Al pari della politica e della religione affrontiamo ogni giorno lo spinoso argomento che potrebbe diventare, se sciorinato ben bene, argomento di grande conflitto.

Che dire a chi domanda una sorta di  green pass (o red, dato che parliamo d’incontro amoroso) prima di accettare un appuntamento, o a chi, in percentuale assolutamente esigua, mette le mani avanti, ci guarda pronto all’attacco e sentenzia “Io non mi vaccino. Se la persona non vuole incontrarmi per questo motivo fatti suoi “


Già era difficile prima! Ora abbiamo un altro tassello del puzzle da far combaciare e non si chiama bellezza, altezza, stabilità o   stabilità ma Astrazeneca, Pfizer e J&J.Noi in studio, per informazione generale, siamo tutti vaccinati ma, dato che l’obbligatorietà non c’è, possiamo soltanto registrare l’informazione a riguardo, trasmetterla al momento della presentazione e osservarne lo sviluppo. E ovviamente prenderne nota.“Carissimo, la signora non è vaccinata, ma se non vi baciate al primo appuntamento forse potrete comunque incontrarvi, parlarne e capire se esistono le condizioni per una futura (e sicura) frequentazione!” abbiamo scritto a Paolo di 83 anni che deve incontrare Mara di 73. 


Vi faremo sapere!